Genealogia

   
  Famiglia Sciora
 
   
  La famiglia Sciora è una antica famiglia di Arola visto che è già presente nel 1620 nei primi "Statis Animarum" (stati delle anime).

Gli "Status Animarum" erano dei registri che, in seguito al Concilio di Trento (1545-1563), i parroci dovevano compilare regolarmente ( tutti i dieci anni): in essi erano registrati dati anagrafici e religiosi dei parrocchiani, pertanto possono essere considerati una sorta di censimento organizzato della popolazione e servivano al pagamento della decima.

Durante i secoli, il nome di questa famiglia si evolverà poco, inizialmente CIORE poi SCIORE e sul finire dell'Ottocento SCIORA o SIORA .

La famiglia SCIORA è inizializzata ad Arola verso nel 1525 coi Fratelli CIORE, "Prini" e "Secondini" che abitano sotto lo stesso tetto, la famiglia conta 22 personne !!!

Un altro ramo di questa famiglia è anche presente ad Arola con Jacobus CIORE nato verso 1540.

I due rami devono essere molto vicini (Jacobus è sicuramente il fratello di Prini e Secondini ?) perché in un atto notarile del 1591, Secondinus BLAZINI, (genero di Jacobus), se rende garante quando Jacoby, il figlio adottivo di Joannes Maria CIORE (nipote di Secondini CIORE), acquista una terra a BARCHA (Barca).

Conosciamo questa famiglia attraverso alcuni atti ufficiali che hanno scandito la vita del paese alla fine del 16° secolo, cioè:

.... Acquisto di una terra da Petrus CIORE alla Comunità di Arola il 28 marzo 1595.

.... Dota di Agnese, figlia di Jacobus CIORE fatta a Secondinus BLAXINI di Arola per il suo matrimonio il 13 aprile 1595.

.... Il 14 novembre 1614, Joannes CIORE testimonia davanti al " Castellano dell'isola San Giulio ", il Sig. JANIELLO, per l'aggressione di Francesco BEREDINE e sua moglie da due individui sulla strada della Colma a Barchetta.

Petrus CIORE fu anche un personaggio importante per Arola poiché è co-fondatore nel 1602, (con 5 altri Arolesi), della Pia Associazione "La Confraternita di Santa Martha" di Arola affiliata al "Gonfalone" di Roma. Oltre ad un contributo e l'osservazione della morale cristiana, i membri di quest'associazione ricevevano in scambio numerose indulgenze.

Come molte famiglie “Arolese", la famiglia SCIORA lasciò il paese al 19° secolo ed emigrò a Est della Francia intorno a Montbéliard dove la famiglia è sempre presente.

Se ormai questa famiglia si è spenta ad Arola, la casa familiare esiste sempre, ecco la sua storia.

 
   
  La casa " Sciora ".
   
  Maison Sciora   La casa "Sciora" si trova nella più antica parte di Arola all'angolo della Via Orta
2 e la "Piazza del Forno."

Questa casa, realizzata nel 1624 come ne testimonia la data ancora presente sulla facciata del cortile interno, era chiamata all'epoca la "Casa di fu Prini CIORE", ospitava Joannis-Battista Sciore con suoi 2 figli Pietrinus e Rochus, i 2 figli di suo fratello Secondini, Petrus e Joannis-Maria, anche abitavano i coniugi ed i loro bambini cioè circa 17 persone.

Ma la storia è strana, costruita probabilmente da Joannis-Battista Sciore nel 1624, uno dei primi Sciora conosciuti di Arola, questa casa ospitò fino alla fine del ventesimo secolo questa famiglia, Pascal e Charles Sciora, deceduto nel 2011, furono gli ultimi Sciora di Arola.
 
 
Prima, la casa comprendeva un edificio in angolo della via Orta con sulla parte posteriore un cortile interno chiuso con un muro, e in fondo una seconda costruzione nel prolungamento dell'ex "Circolo".
 
 
Una sola entrata esisteva via Orta per accedere alle abitazioni ed al cortile. Degli archi interni attestano che l'entrata era più larga per fare passare i cavalli ( dei uncini rimangono ancora ).

Porte Maison Sciora   Nel 1795, l'entrata fu modificata e la porta cambiata.
Ma per quello che guarda questa casa, l'occhio è attirato dalla porta. Oltre la data incisa nel legno " 17 IV 1795 ", dei buchi cerchiati di ferro sono disposti stranamente da entrambe le parti del montante centrale, un paio di 4 buchi verticali e 3 buchi in triangolo. Ma la spiegazione viene dall'interno.
  Porte Maison Sciora  
 
I buchi verticali, traforati di traverso nel legno, permettevano di osservare, dall'interno, la via nella sua totalità mentre i 3 buchi in triangolo, di un diametro più grande, servivano a passare un cannone di fucile e difendersi contro gli intrusi.

Dopo, la casa subirà importanti modifiche. Sarà rialzata nel 1837 poi verso il 1920.

 
  Maison Sciora  
Verso il 1905, dopo un disaccordo tra i 2 proprietari, la proprietà è divisa, nel cortile sarà costruita una parete di separazione e si aprirà il portone sulla "Piazza del Forno".

Nel 1920, il Sig. Galanti di Pavia fece realizzare i balconi in cemento armato (una prodezza per l'epoca) e crea
Maison Sciora   Maison Sciora
la torretta, sostituisce il "Portone" che dà sulla "Piazza del Forno" con una vecchia porta di chiesa ( di Arola ?) sulla quale, all'epoca, sarebbe stato segnato con i chiodi " AVE MARIA ".
 
  Sulla facciata, un affresco del 1837 dipinto dai " Fratelli di Agostini " rappresenta "La Madonna col Bambino", circondato da San Pietro, San Rocco, San Francesco di Sales e San Gregorio.

Sotto è segnato " Per devozione " e " 1837 ".

Anche, si noterà il portatorcia che gira fino al balcone per appendere il fiaccola.

Nel cortile, un affresco del 1842 rappresenta La Madonna col Bambino.



(1) Statis Animarum del 1620.
  Maison Sciora  

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