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I cristiani considerano che la loro anima sia promessa alla vita eterna, ma sono sottomessi alla tentazione del peccato, durante il Giudizio universale, alcuni saranno ammessi in Paradiso mentre altri andranno in Inferno;
pensano che grazie all'insegnamento di Gesù Cristo trasmiso dalla Chiesa ed i sacramenti amministrati ai fedeli dai preti, diano la salvezza della loro anima. La frequentazione dei luoghi di culto è dunque indispensabile per avere l'educazione religiosa, la chiesa dove officia il curato diventa il centro della Comunità, è frequentata la domenica, durante le feste religiose (Pasqua e Natale) e le cerimonie personali (battesimo, funerale). Le processioni come quella per la festa del patrono o quelle delle confraternite riuniscono tutti i paesani. La chiesa è circondata dal cimitero dove i defunti "partecipano alla vita religiosa". |
I preti di Arola |
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"Separazione delle terre d'Arola-Pianezza della Chiesa Parocchiale di S. Filiberto" indica :
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e la sua lettura pubblica sulla "Piazza del Forno" di fronte a tutta la Comunità di Arola affinché il salario e le funzioni del sacerdote siano definiti. |
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Questo atto, rogato a Novara dal Cancelliere della Curia Vescovile "Bartolomeo Zacchinetto" da Suna, ci informa sullo statuto del sacerdote e si riepiloga così:
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La fine del documento c'informa sul versamento dello stipendio del prete:
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Sappiamo poche cose sulla vita del sacerdote a quest'epoca. Il 10 dicembre 1792 Antonio Maria CICERI, prete ad Arola, redige il documento destinato al vescovo di Novara : " Relazione dello Stato della Parrocchiale di S. Bartolomeo del luogo di Arola " |
che, in ultimo, c'informa sulla vita quotidiana del prete : |
Casa Parrochiale |
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e sulle sue missioni : |
... Il Parocco in tutte le domeniche spiega il Vangelo, li misteri e Riti della S. Messa come pure la Dottrina Cristiana. Fà il Cattechismo per li maschi nell'età d'anni 14 e le femine di 12, (..) Dell'altare, si pubblicano le litanie, le rogazioni e le indulgenze, le dinunzie dei matrimoni ... |
  Troviamo la traccia del pagamento dello stipendio del prete nei conti del comune di Arola "Dettagli delle spese nel 1814", alla rubrica "Spese per il culto" per una somma di 326,31 lire sia: 276,31 per lo stipendio del prete (Giovanni MONGINI) e 50 per la legna, in più, ci sono 23,24 lire come "Complemento dei suoi onorari di Maestro". Allo stesso modo, si nota il pagamento di 76,75 lire per il campanaro. In più della missione spirituale dei preti in seno alla popolazione, sono sempre stati degli emissari efficiente per diffondere e spiegare la politica della Santa Sede. In seguito all'imprigionamento del Papa Pio VII e la sua morte in cattività, il Concordato nel 1801 e lo spolio violento d'una porzione dei beni della Chiesa Romana dall'Imperatore Francesi e Re d'Italia, Napoleone Bonaparte, il Papa Pio VII invia il 10 giugno 1809 a tutti i sacerdoti delle parrocchie sotto il dominio francese (Repubblica Cisalpina) di cui fa parte Arola, una lettera per protestare contro le spoliazioni accompagnata da una proclamazione minacciando di scomunica l'Imperatore Napoleone 1° e tutti quelli che lo servono. La proclamazione letta in chiesa da Emanuele Borgotta, allora prete ad Arola, si riepiloga in questi termini : |
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I Preti di Arola oggi : l'otto per mille. |
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Nel 1848, lo "Statuto Albertino" definisce il rapporto tra lo Stato e le diverse confessioni religiose presenti sul territorio italiano, lo Stato tollera ogni culto conforme alle leggi e riconosce il cattolicesimo come religione di Stato. Ma i "Patti Lateranensi" del 1929 codificano i rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica, lo Stato di Benito Mussolini si impegna a pagare lo stipendo al clero mediante il meccanismo della "Congrua". Tale meccanismo si fonda sul riconoscimento del pregiudizio economico subito dai cattolici a causa delle molteplici confische di beni ecclesiastici nel corso del XIX e l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'italia nel 1870. Nel 1948, la Costituzione repubblicana sancisce l'uguaglianza degli individui a prescindere dalla religione; fu cosi abolita "de facto" la religione di Stato. L'abolizione ufficiale è del 1984 e fissa la laicità come principio supremo dello Stato. Il nuovo Concordato del 18 febbraio 1984 stabilisce che il sostegno dello Stato alla Chiesa avvenga nel quadro della devoluzione di una frazione del gettito totale IRPEF (1), l'otto per mille, da parte dello Stato alla Chiesa cattolica e alle altre confessioni (per scopi religiosi o caritativi) o allo Stato stesso (per scopi sociali o assistenziali) in base alle opzioni espresse dai contribuenti sulla dichiarazione dei redditi. Nel 2014, sono 11 le confessioni religiose che possono ricevere l'otto per mille, la Chiesa cattolica rimane sempre il principale beneficiario con quasi 90% del totale delle sovvenzioni. Quattro secoli dopo, non c'è più curato ad Arola, dal 1979, il curato di Cesara è quello di Arola. |
(1) IRPEF : Imposta sul Redito delle personne Fisiche |
Per conoscere l' elenco dei 32 sacerdoti di Arola dal 1593 ad oggi !!! |
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