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La primavera 2012 fu propizia al rinnovo del "Circolo vinicolo di Arola". Grazie al lavoro dei soci, tutto è stato cambiato, dal pavimento al soffitto, al bar, alle pitture, la decorazione, anche il colore della facciata!
Questa rinascita, questa nuova giovinezza per lo stabilimento più che centenario è l'opportunità di raccontare la sua storia. |
| Il "Circolo" |
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Il " Circolo " è un'istituzione molto antica, specifica all'Italia di cui l'origine risale sul finire del 19° secolo. Era soprattutto locale, impiantato nelle campagne, le zone più povere, con una parte sociale negli suoi statuti; l'assistenza alle famiglie più indigente, il " Mutuo soccorso ". Spesso, si trattava di una semplice sala dove gli uomini del villaggio si riunivano la sera con un bicchiere di vino dopo una giornata di lavoro nei campi. Dopo la prima guerra mondiale, voluto da Mussolini nell'aprile 1925, " l'Opera Nazionale Dopolavoro ", chiamato più generalmente il "Dopolavoro", sostituirà il " Circolo ". Quest'associazione, fu creata dal regime fascista col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori. Per definizione statutaria: ... " Cura l'elevazione morale e fisica del popolo attraverso lo sport, il turismo, la cultura popolare, Il " Dopolavoro ", diventerà allora un luogo di propaganda permettendo al partito fascista di penetrare nel tessuto sociale, riducendo lo spazio di manovra delle opposizioni al regime. Questo programma era destinato soprattutto all'ambiente urbano ed industriale, a partire dal 1929, il " Dopolavoro Agricole " si svilupperà con l'obiettivo di: ... " Non distrarre i contadini della terra " ... Un programma speciale sarà creato per le donne con corsi di primo soccorso, d'igiene e d'economia domestica ... "di promuovere l'impiego delle ore libere dei lavoratori"... con diverse iniziative, tra cui mense, spacci di generi alimentari, soggiorni per lavoratori e colonie per i loro figli,... Tra le iniziative culturali, si ebbe inoltre la promozione di feste folkloristiche, campionati sportivi e concorsi musicali. |
| Il "Circolo" di Arola |
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Vecchio locale del "Circolo" di Arola |
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L'ingresso del " Circolo " si trovava Via del Portico 12, un portico di mattone con sopra una insegna scritta in rosso su fondo bianco " Dopolavoro Arolese ". Si accedeva al primo piano con una scala di legno molto ripida dove si trovava il " Circolo ", una finestra dava sulla Piazza del forno.
Nel 1946, aderisce all' E.N.A.L. (Ente Nazionale Assistanza Lavoratori), la sede del Circolo viene trasferita sul suo luogo odierno accanto alla "Piazza Tripoli". Più grande, d'accesso più comodo, viene con gli anni ampiato, modernizzato, aveva anche il suo gioco di bocce ombreggiato che sarà distrutto in favore dell'ampliamento della "Piazza Tripoli". Un terrazzo fu costruito allora, molto piacevole l'estate, così come oggi. |
![]() Ingresso del "Circolo" nel 1870 |
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Nel 1980, il "Circolo è affiliato all'A.R.C.I. (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana), una associazione di promozione sociale fondata sul mutualismo e il solidarismo italiano. Ma il 17 gennaio 1983 il " Circolo " era in fiamme!! Ecco la storia dell'incendio che mi ha raccontato Robert P. testimone del dramma. |
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| L'incendio del " Circolo " di Arola |
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... Lunedì 17 gennaio 1983, verso le quattro del mattino, due abitanti di Arola, Livio Testoni e Carlo Tonetti allertavano la popolazione, Il " Circolo " è in fiamme !! Dopo il fumo denso che usciva dall'edificio, delle fiamme cominciarono a minacciare le case circostanti. |
| Quest'ipotesi mi ricorda un aneddoto. Una sera di luglio 1981, ero al circolo, circondato di giocatori di "scopa" e di "tre sette", improvvisamente il mio sguardo fu attirato da un topo minuscolo che sporgeva la sua testa attraverso un buco nel parquet. |
![]() Alcune settimane dopo il glicine rifiorirà |
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![]() Il "Circolo" dopo l'incendio |
Indignato d'un tale sfacciato, presi un tappo di sughero ed otturai quell'apertura. Tra i danni materiali causati all'edificio dal fuoco, si deplorò la perdita della bandiera del circolo che, sembra, fosse ricamata con filo d'oro, come il quadro in cui erano iscritti i nomi dei ex-soci. Un'aquila impagliata, uccisa all'inizio del secolo e la cui coda è già diventata rossa dai partigiani, è scomparsa nelle fiamme. Purtroppo, l'incendio ha fatto una vittima, un maiale, rinchiuso in un recinto in prossimità; ha contratto una bronchite causata dal caldo e freddo. Si è dovuto ammazzarlo!! ... |
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Interamente distrutto, una sottoscrizione sarà aperta e grazie alla generosità dei donatori, comee la "Fenice", il Circolo di Arola vienne riaperto il 25 aprile 1985. Anche se oggi il " Circolo " di Arola ha perso la sua parte sociale, l'attività culturale rimane attraverso le gite, le mostre o le attività per i bambini. Tuttavia è sempre un luogo semplice e conviviale aperto a tutti dove si ritrova la sera tra vicini, tra amici con l'area bar, il grande salone multi-uso ed il suo terrazzo estivo. Come al primo giorno, è amministrato ha un Presidente, un Segretario ed un Tesoriere,... tutti eletti dagli 80 soci. Si augura una lunga vita a questo stabilimento e presto celebreremo i suoi 150 anni. |
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