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Madonnina-Fresque

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L'Oratorio di S. Maria Annunciata

 
Se l'uomo di oggi è preso dal dinamismo della vita, quello di ieri sapeva meglio leggere nel libro della natura, ricercava un luogo dal quale mentre vedeva l'opera di Dio nelle sua magnificenza naturale, potesse avere un asilo in cui piegare le ginocchia ed elevare il suo spirito.

   
E' solo questo il motivo che spinse gli antenari di Arola a costruire su colle della Madonnina.




 
L'antico Oratorio

 
  Non sappiamo esattamente quando fu edificata questa cappella, ma sembra che sia stata costruita nella prima metà del Cinquecento, nel 1450 (MCCCL), come sembra indicare la data incisa sulla vecchia lapide ancora murata nella facciata.

Ma le prime testimonianze che menzionano l'esistenza di questa costruzione sono più tardive!
Nei resoconti delle visite pastorali dei vescovi di Novara, notiamo, in primo luogo, quello di Giovanni Antonio Serbellini nel 1572:

   

  ... " Ho visitato l'Oratorio dell'Annunciazione della "Beata Vergine" che possiede un unico altare, una lapide sacrata per le celebrazioni religiose " ...  
   
poi quello di Cesare Speciano nel 1590 che scrive:

   

   
... " Ho visitato l'Oratorio di Maria Annunciata, una suddivisione della parrocchia di Arola, è in grado di celebrare la messa..
È oscuro all'interno, prende luce da solo due aperture ai lati dell'altare " ...

 
   
Tre anni dopo, nel 1593, Carlo Bascapè, lo scopre nello stesso stato e ordinò subito la sua demolizione; sarà ricostruito nello stesso luogo, sul promontorio naturale con questo magnifico panorama che ancora oggi conosciamo .

Nel 1604, nel corso della sua seconda visita il vescovo di Novara lo descrive ancora in costruzione:

   
... " La riedificazione è da poco iniziata, già si distingue l'abside nella quale sarà collocato l'altare " ...

 
 
Il nuovo Oratorio

 
 
Riedificato a spese della comunità arolese, l'oratorio è terminato nel 1611 come indica la data scritta sulla parete dell'abside.

Nella sua visita del 1617, il vescovo Ferdinando Taverna lo descrisse ormai terminato: (Vedere il documento).
   
..." l'Oratorio è riedificato in forme più ampie in un luogo eminente nel territorio di Arola, è fatto a volta coperto a piode e sopra c'è una campanella di peso circa "rubbi" sei (1).

Ha la facciata verso mezzogiorno con due finestre ferrate e occhio nella facciata con ferrata.

Il coro è fatto a volte con varie pitture; la Natività, e l'Annunciata, due affreschi da Giacomo Filippo dei Monti di Orta 1603, e nel mezzo la V. SS. con il Bambino in braccio, la SS. Trinità, la Redenzione.

Ha una finestra verso mattina ferrata, ramata e vetriata, nel corpo della nave, pure verso mattina vi sono due finestre grandi con sue ferrate, ha il pavimento di buona calce e sabbia " ...

 
 

1611
La data della riedificazione dell'Oratorio sul frontone dell'abside
   

Nel 1649 fu aggiunto il portico (data sul frontone), il vescovo Giulio Maria Odescalchi scrisse nel 1662:


 

1649 - Il nuovo portico
 
   
..." Avanti la facciata verso mezzogiorno dell'oratorio, c'è il portico nuovo fatto a volta e astricato con 4 colonne e suoi piedestalli di serizzo, coperto a piode con 4 ferri.

Vi è un solo altare dedicato alla "Vergine Annunciata", sopra detto altare vi sono due gradini di legno dorati di intaglio con ancona dorata con la "Vergine di Riceno" con il Bambino in braccio, e alza verso noi due "braccia" (70cm), cancello di legno avanti l'altare al quale si ascende per due gradini.

Lungo le pareti quattro quadri, la Vergine con il Bambino e San Bartolomeo, la "Vergine Annunciata", San Francesco d'Assisi, San Rocco " ...

   
Nel 1698 fu aggiunta la sacrestia::

   
..." Vi è la sacristia nuova con uscio con serrature; la sacristia è fatta a volta ...

 
 

(1) - Rubbo - Antica unità di misura di peso di varie città italiane oscillante tra gli 8 e i 9 kg.
 
L'Oratorio della Madonna Assunta chiamato degli arolesi "La Madonnina"

 
  Tanti anni sono passati e la chiesetta vede nuovi affreschi, quella da ignoto autore, un personaggio stando all'abito presentato alla Vergine da San Pietro e " I Profeti " dipinto da Rinaldi nel 1896.

 

Arolese presentato alla Vergine da San Pietro
 
L'oratorio, solennemente benedetto nel 1897 è restaurato nel 1951 dopo che un fulmine aveva rovinato tutto l'interno dell'edificio.

Nel 1968 è totalmente decorato e reso più funzionale.

Questa nuova decorazione di una estrema semplicità, mette in evidenza il nuovo altare di marmo consacrato nel 1968 e le pareti ripulite degli antichi ornamenti e calce mostrano i profeti dell'antico testamento, Elia, Davide, Geremia, ... si è arricchito con due lampadari di cristallo.

Nell'abside, al posto del quadro della "Vergine Annunciata", realizzato nel 1897 da Rinaldi, fu collocato il dipinto di Giulio Cesare Mussi raffigurante la "Vergine Assunta", ( il dogma dell'Assunzione (2) era stato proclamato da papa Pio XII nel 1950) e l'antico oratorio dell'Annunciata cominciò ad essere chiamato dell'Assunta, nome che mantiene ancora oggi e che ora si festeggia il 15 agosto.





Sulla facciata, 3 affreschi, su ogni lato l'Annunciazione e al centro la nuova invocazione a "l'Assunta " che lascia trasparire sotto i pigmenti quella ottocentesca.

" O VERGINE SANTA "


  All'esterno, l'oratorio è sorto su un magnifico podio naturale dove si ha una veduta di tutti i paesi situati sulla sponda meridionale del lago d'Orta e sulle pendici dei monti, della valle del Pellino che si sprofonda verso il lago, dell'Isola San Giulio e all'orizzonte la pianura milanese.

 

(2) - Fu in questi termini che, il 1° novembre 1950, Pio XII proclamò solennemente il dogma dell'Assunta.
... Con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei beati apostoli Pietro e Paolo, e con la nostra autorità, dichiariamo e definiamo come dogma divinamente rivelato: l’Immacolata Madre di Dio, sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta in corpo e anima nella gloria celeste ...
 
La benedizione dell'Oratorio nel 1897

 
  Nel 1897 Enrico Violino, in occasione del restauro dei dipinti e affreschi negli edifici religiosi di Arola, inviò il 20 marzo una lettera al vescovo di Novara "Edoardo Pulciano": (Vedere il documento).

Dallage

Restauro dell'Oratorio

Dallage

La benedizione
 

Arola 20 Marzo 1897

Eccellenza Reverendissima

Nell'Oratorio della Madonna Annunciata ho fatto dipingere un nuovo affresco rappresentabile la Beata Vergine in piedi con in braccio il Divino Bambino.
L'opera del pittore A. Rinaldi, ed è ben ruiscita: serve di ancona all'altare a vece di un altro affresco nel quale più non vedere che metà la faccia della Madonna. Inoltre vi ho fatto ristrutturare alcune altre pitture, gaste par l'incuria e per l'umidità.

Nell'Oratorio di S. Antonio Abbate ho fatto rimettere a nuovo il quadre di S. Antonio A. che serve di ancona.
Ho fatto fare dipingere, dal medesimo, un nuovo quadro ad olio, rappresentante l'Addolorata e da porre in venerazione nella Chiesa parrocchiale preso l'altare della Madonna del Rosario.

Ricorro a V. E. Rev.mo perché mi voglia concedere la facoltà di benedire, solennemente, tanto il nuovo quadro dell' Addolorata quanto il quadro ristaurato di S. Antonio, quanto il nuovo affresco dell'Oratorio dell' Annunziata. Anzi, riguardo a quest' Oratorio, se non è troppo, le domenderei la facoltà di benedire non solo il nuovo affresco ma ancora tutto l'Oratorio che si può dire rimesse a nuovo.

In occasione di ciascuna di questa tre benedizioni, farò una modesta (fiaccolata)?

Col più profondo rispetto, mi dico .

Sac. Violino Enrico

V° si concede
Novara, 22 Marzo 1897



 
   
... Oggi, 19 settembre 1897, Domenica 3er del mese dedicata alla B.V. Addolorata, ho benedetto il nuovo quadro della Madonna Addolorata che ho risposto nella capella della B.V. del S. Rosario a vece di altro quadro rappresentante esso pure L'Addolorata ...

Sac. Violino Enrico

... Oggi, 26 settembre 1897, ho benedetto solennemente, con intervento di numeroso clero, l'Oratorio della B. V. Annunziata che si può dire rimesso a nuovo per la nuova pittura che serve di ancona, per le antiche pitture ritornate dov'erano guaste, per le nuove date ai muri nella chiesa e al portico, per la riboccature fatta esteriormente al coro, al campanile, e altrove e par le riparazione fatta al portico e allo scalone di accesso.
Dopo la benedizione vi si celebrò la messa solenne ...

Sac. Violino Enrico

 


  L'opera del pittore A. Rinaldi, raffigurante la "Beate Vergine" in piedi con in braccio il "Divino Bambino", dipinta nel 1897, sopra l'altare al posto di un antico affresco deteriorato, di cui non si vedeva più che la metà del volto della Madonna è scomparso, parzialmente distrutta nell'incendio del 1950, è il dipinto di Giulio Cesare Mussi (1951) raffigurante la "Vergine Assunta", che si osserva oggi.
L'incendio dell'Oratorio nel 1950

 

  Nel 1950, durante un violento temporale, l'oratorio subì notevoli danni quando un fulmine colpì un vicino castagno centenario, le radici che si estendevano fino sotto l'edificio propagarono la folgore che devastò in parte l'interno, distruggendo l'altare in legno e danneggiando la struttura dell'edificio.

L'anno seguente, l'altare completamente distrutto fu rifatto e i dipinti degradati restaurati.

Ma già in passato il Vescovo di Novara "Gio Pietro Volpi" durante la sua visita ad Arola il 11 luglio 1629 metteva in guardia la comunità arolese sui pericoli rappresentati dagli alberi troppo vicini all'oratorio.

Sembra che gli abitanti, tre secoli dopo, abbiano dimenticato questa osservazione. (Vedere il documento) !!!

 
 
 

   
... " Ordini per la Parochiale di S.to Bartolomeo di Arola fatti da Mons. Ulmo Gio. Pietro (Volpi) Vescovo di Novara nella sua Visita delli 11 Luglio 1629.

Per l'Oratorio dell'Annonciata della B. Verge.

Procuri il Curato, che quelli, di chi sono piante di castagne, et noci vicini all'Oratorio, che con suoi rami s'estendano sopra li tetti medemo Oratorio, et lo danneggiono, che quanto prima li facciano sramare in tanto, che si levi il danno" ...



L'Oratorio diventa un "Lazzaretto" nel 1911

 
 

Il lazzaretto di Milano nel 1621
 
Il "lazzaretto" era un luogo di confinamento e d'isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo di lebbra e di peste o il colera.
Nelle città di mare era anche un luogo chiuso in cui merci e persone provenienti da paesi di possibile contagio dovevano trascorrere un soggiorno di determinata durata, spesso di 40 giorni.

Il più famoso dei "lazzaretti" italiani è quello di Milano, la sua costruzione iniziò nel 1449 e fu ampliato durante l'epidemia di peste del 1485, da una superficie di 14 ettari (378mx370m), contava 280 camere e poteva accogliere 16000 malati.



Il lazzaretto di Milano nel 1740

Dovette affrontare le tre grandi epidemie che colpirono la città: "la peste di Carlo V" (1524-29), "la peste di San Carlo" (1576-1577), e la più mortale, chiamata "peste di Milano" (1629-31), durante la quale il Ducato di Milano perse la metà della sua popolazione, il lazzaretto di Milano contava 9700 appestati con 70-110 decessi al giorno.

  All'epoca i morti furono più di 50.000, quasi la metà dei milanesi.
Sarà trasformato in ospedale nel 1704 e poi in scuola veterinaria nel 1790. Sarà parzialmente demolito nel 1882 per costruire nuovo complesso residenziale.

 

L'interno del lazzaretto di Milano nel 1904


Il lazaretto di Milano oggi

  Nel 1911 un'altra epidemia, meno conosciuta ma altrettanto mortale, fu quella del colera. Partita dall'India nel 1899, dove causò centinaia di migliaia di morti, si diffuse in Medio Oriente e poi in Europa per raggiungere l'Italia, nel settembre 1910, in particolare Napoli e Palermo, dove furono dichiarati un centinaio di morti. Nel giro di pochi mesi, l'epidemia si diffonde in tutto il paese.

... La Madonnina diventa un lazzaretto per i malati di colera !!!

Di fronte all'inesorabile progressione della malattia, il sindaco di Arola, Paolo Gamba, informa con misure preventive Ettore Lazzé, parroco della parrocchia, che la Madonnina fungerà da "lazzaretto" per isolare i futuri malati di colera.

Dallage

Difesa sanitaria contro il colera

 

Arola, il 7-2-1911

COMUNE DI AROLA

OGGETTO

Difesa sanitaria contro
il colera.
       (Lazzaretto)

Preaviso la S. V. Ulla
che in uno rito ad Ispezion Sanitarie,
nonché ad ordini superiori resi esecutori,
l'Oratorio della Madonna dell'Annunciata
di questo Comune, resta stabilito
e deve servire ad uso lazzaretto.

Il Sindaco

Gamba Paolo

Rev. Ettore Lazzé
   Parroco
      Arola



 
  Quattro secoli più tardi, il fervore per la "Beata Vergine Annunciata " non si è affievolito, ogni anno ancora, la comunità arolese, attorno al suo parroco, manifesta la sua fede con una messa solenne nell'Oratorio il 15 agosto, festa dell'Assunzione.





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